giovedì 11 marzo 2010

Anno nuovo

Ciao ragazze e ragazzi! Da un po’ di tempo che non ci si sente. Come tutti i progetti nuovi, inizialmente sono partito forte; 5 post in un mese, niente male per uno che non sempre ha voglia di scrivere. E’ dopo un buco di 4 mesi – non si tratta un blog in questo modo. Ma adesso sono tornato in se, almeno spero, e mi è venuta finalmente l’ispirazione per un nuovo intervento. L’anno scorso, come anche quelli precedenti erano tutti buoni per me, ma questo sembra un poco storto. Tutto è iniziato con il fine di quello precedente, che doveva essere una bella figata, ma non è andata proprio così.

In effetti, per il fine dell’anno ho programmato una bella ed esotica vacanza con la mia compagna, il capodanno incluso nella vacanza. Il viaggio è andato bene, con qualche piccolo disguido che a uno come me non guasta la festa. Ma per guastarla ci ha pensato lei, e per essere corretto e giusto, io ho aggiunto la mia. Io ero molto stanco e stressato in quel periodo e partendo per il viaggio ho lasciato il mio cervello a casa, come spesso dico. In altre parole mi sono proprio staccato dalla quotidianità italiana e mi sono rilassato al massimo, trascurando involontariamente qualche mio dovere. La prima scenata, di quelle stupide matrimoniali, è successa quando ci siamo fermati con il fuoristrada che ci portava in giro; eravamo seduti dietro in 3. Io sono uscito e girato con la schiena alla macchina ho cercato di chiudere la porta. "Ma caro, ci sono anche io, non ti ricordi?". "Scusa amore, mi sono distratto un po’." E’ così è andata per tutto il viaggio. Per peggiorare ulteriormente le cose si è messa in mezzo anche la diarrea; l’ha avuta lei. L’umore è precipitato nell’abisso è il suo unico scopo era rimproverarmi per questo e quello.

Tornati a casa, il rapporto si è sistemato un po’, ma anche le altri avvenimenti della vita quotidiana di quest’anno non è che vanno a gonfie vele. Incazzature per i numerosissimi e ripetitivi disaggi con il trasporto pubblico, peggiorato moltissimo dal dicembre, da quando hanno introdotto il nuovo orario invernale. In ufficio direi che le rotture sono quelle solite, ma io le sopporto un po’ con meno filosofia che di solito (dico sempre che non sono pagato per innervosirmi). Ed anche qualche altra cosuccia con gli amici, altri familiari. Cerco sempre di essere sincero con me stesso e di analizzare perché e come mi disturbano certi eventi. Spesso si tratta delle stupidaggini alle quali una persona intelligente non dovrebbe reagire. Ma non sempre la ragione ha sempre il meglio e a volte ci sentiamo male e non sappiamo trovare un buon motivo per quel stato.

Allora, la medicina in questo casi che io mi applico da solo è di trovare qualche diversivo, una novità rispetto alla altre attività che svolgo quotidianamente. Come vedete anche dai miei post precedenti, da un po’ di tempo che sto flirtando con gli online casinò. Ho giocato parecchio in modalità demo, ma non è la stessa cosa e la stessa emozione come giocare per soldi ed avere la possibilità reale di vincere qualcosa. Probabilmente il mio problema sta nel fatto che io non ci credo di poter avere i soldi senza lavoro, cioè giocando in casinò o al lotto, o comprando il biglietto della lotteria. Comunque, verso il fine del gennaio ho deciso di partire con il gioco reale, con euro non virtuali. Ho versato 25 euro è sono partito, giocando prevalentemente con le slot, ma provando anche la roulette (si scrive così?), un po’ di black-jack ed anche qualche partita di video poker. Notate i due link verso il sito dove ho trovato qualche informazione utile a proposito dei gichi d’azzardo; così posso dire comunque di aver rassegnato un sito e rispettato il tema del blog.

All’inizio son andato alla grande, solita fortuna dei principianti. Dopo due settimana i miei 25 euro sono saliti a 67. Mi sono rilassato e divertito insieme e ho guadagnato anche qualche soldino – perfetto. Ma un giorno della terza settimana, a conferma che quest’anno non è tra i migliori, ho perso tutto in 20 minuti. Dopo un succoso litigio con la mia amorosa (lo è, sempre) mi sono messo a giocare e per autolesionismo ho puntato tutto su un numero e ‘sto maledetto numero non è uscito. Niente più casinò, per favore.